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Sospeso il servizio trasporto dializzati, l'appello del sindaco

Servizi al cittadino

10/01/2012

“Tra pochi giorni, a partire dal 15 gennaio, la Asl di Pescara sospenderà, di fatto, il servizio di trasporto presso l’ospedale di Popoli dei pazienti sottoposti a dialisi, quattro di loro sono residenti a Tocco da Casauria. Chiedo alla Asl e alla Commissaria alla Sanità Giovanna Baraldi di tornare sulle scelte fatte, per garantire tutti i pazienti dializzati e rinnovare, senza ulteriori e drastici tagli, le convenzioni con le diverse associazioni che si occupano di offrire gratuitamente il servizio. Tra queste c’è la Misericordia di Alanno che svolge egregiamente il suo compito nel nostro Comune”. Così il primo cittadino di Tocco da Casauria, Luciano Lattanzio, denuncia la prossima paventata sospensione del servizio dializzati, visto che, dall’ottobre scorso, sono stati bloccati tutti i rimborsi alle associazioni di volontario in base al decreto  4/2011 della Commissaria alla Sanità Giovanna Baraldi che, per risparmiare, ha imposto alle Asl di tagliare del 40 per cento, a partire dal 2012, i rimborsi alle associazioni.

“Come cittadino e come sindaco – spiega Lattanzio - mi sento impotente e umiliato davanti alla cecità di chi non comprende il dolore di chi soffre, di chi vede il proprio diritto alla cura calpestato da una politica che dovrebbe aiutarli. Dal 15 gennaio - aggiunge Lattanzio – 4 cittadini di Tocco da Casauria e decine di pazienti del Pescarese con patologie serie, molti dei quali costretti su sedia a rotelle, da chi dovranno farsi accompagnare a fare la dialisi? E chi non può permetterselo, come farà? Rinnovo l’appello ai vertici Asl, alla Regione, alla Commissaria alla Sanità Giovanna Baraldi – conclude il sindaco di Tocco da Casauria - perché non il servizio di trasporto dializzati non venga interrotto e siano riviste le convenzioni con le associazioni di volontariato che fanno un grande ed importante lavoro. Auspico, infine, che il Prefetto di Pescara, possa, per quanto di competenza, garantire i diritti del malato”.