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Il Comune consegna agli studenti il volume “Chi si lu figghie”

Cultura ed eventi

14/01/2013

“Cucucciar”, “Filipp Cacio”, “Armigg”, “Lu Faff”, “Lu Re”, “Cement”. Sono solo alcuni degli appellativi che identificano nuclei familiari e raccontano le storie dei cittadini e dei loro antenati del Comune di Tocco da Casauria, contenuti nel volume, recentemente pubblicato “Chi si lu figghie, soprannomi di Tocco da Casauria e loro aneddoti”. Il libro, frutto della ricerca di Gianfranco Pinti, docente, toccolano appassionato di storia locale ed ex sindaco del paese, sarà donato dall’Amministrazione comunale agli studenti della scuola secondaria di primo grado del paese il prossimo 21 gennaio.

“Abbiamo ritenuto importante – ha spiegato il primo cittadino Luciano Lattanzio – fare dono ai giovani toccolani di un bel volume che oltre a riportare un’ampia panoramica dei soprannomi familiari presenti in tutto il territorio comunale, costituisce uno studio sulle famiglie toccolane e sulle loro storie. Un utile strumento – ha detto ancora Lattanzio - per rinsaldare il legame con il nostro paese e promuovere la conoscenza del notevole ed interessante patrimonio culturale ed antropologico che lo identifica. Per questa ragione, insieme all’autore, Gianfranco Pinti, e alla dirigente scolastica, Angela Caputo, saremo nelle classi il prossimo 21 gennaio per consegnare a ciascun alunno una copia del volume con l’auspicio che la sua lettura favorire il confronto nelle classi e contribuire a coltivare la passione per la nostra storia locale”. Il  testo che racchiude l'approfondito studio, durato 4 anni, di Gianfranco Pinti sui soprannomi toccolani, racconta l’origine, il perpetuarsi come strumento di identificazione e le motivazioni del loro progressivo disuso di centinaia di nomignoli ed epiteti e rappresenta uno spaccato importante della storia toccolana.