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Poeti e artisti

Poeti

Domenico Stromei

L'Opera del nostro illustre poeta Domenico Stromei è stata tratta dal libro intitolato "Domenico Stromei - Opere Poetiche" a cura di Felice Di Virgilio (L. U. Japadre editore - L'Aquila-Roma) al quale va la riconoscenza della nostra comunità per la pregevolissima Opera realizzata.

Il poeta ciabattino. Le sue opere nascono da un amore profondo ed intenso per la poesia classicheggiante. Le sue liriche rappresentano momenti di vita, episodi trasposti dalla quotidianità nei quali, spesso, l'autore inveisce contro le meschinità dei propri concittadini troppo presi dalla materialità quotidiana.

Pittori

Francesco Paolo Eustachio Michetti

Nacque a Tocco da Casauria da Crispino Michetti, maestro di musica e da Aurelia Terzini. Si diplomò presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli , dove fu allievo, con Edoardo Dalbono, del maestro Domenico Morelli, di cui inizialmente imitò il naturalismo e il realismo visionario: giovane promettente, la sua opera fu subito notata anche da Filippo Palizzi, suo conterraneo, che in quegli anni viveva a Napoli. L'Abruzzo rurale, con la sua natura ancora incontaminata, fu sempre la sua fonte di ispirazione principale. Già nel 1872 e poi nel 1875 espose le sue opere al Salon di Parigi, ma raggiunse la definitiva fama internazionale nel 1877, quando espose a Napoli la grande tela del Corpus Domini (che venne acquistata dall'imperatore Guglielmo II di Germania), la cui maniera pittorica era stata fortemente segnata dalla conoscenza dell'opera dell'artista spagnolo Mariano Fortuny y Carbó.La sua fama fu consolidata dalle opere successive: il Voto (1880, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna), ispirata alla festa di san Pantaleone a Miglianico, e La figlia di Iorio (1894, Pescara, Biblioteca Provinciale), il cui tema ispirò anche la più notevole delle tragedie di Gabriele d'Annunzio. Come molti pittori dell'epoca, fin dal 1871 Michetti si era anche interessato alla fotografia, inizialmente solo come procedimento per lo studio dal vero dei soggetti dei suoi quadri, poi anche come nuovo ed autonomo mezzo espressivo valendosi anche di interventi grafici diretti sulle stesse matrici fotografiche.

Nei primi anni del '900, attorno alla sua persona cominciò a riunirsi il Cenacolo michettiano, a cui partecipavano i maggiori artisti abruzzesi dell'epoca (tra gli altri, il poeta Gabriele d'Annunzio, lo scultore Nicola D'Antino e il musicista Francesco Paolo Tosti) nel convento di Santa Maria di Gesù di Francavilla. La celebrità internazionale del pittore fu tale che Vittorio Emanuele III, il 4 aprile 1909, decise di nominarlo Senatore del Regno. Morì nel 1929. 

Chi lo desidera può scaricare la pubblicazione redatta da Gianfranco Gentile dal titolo "Un artista senza tempo" - Francesco Paolo, Eustachio Michetti (13,7 MB circa).

Giuristi

Francesco Filomusi Guelfi

Tenore - attore

Mario Lanza